Nostalgiche banalità primaverili
Profumo di erba tagliata. Richiami di uccelli. Vento, vento fresco sulla faccia. Il sole che gioca tra i rami nuovi dei salici. Rumore di lavori agricoli in lontananza. Qualche cane abbaia da qualche parte all'orizzonte. Acqua che scorre, e foglie bagnate di rugiada. Odore di pioggia appena caduta. E poi le grida di mia madre che chiama mio padre perchè il pranzo è pronto. L'unico pensiero è solo quello di arrampicarsi sugli alberi e non farsi sgridare perchè si corre nel fango. Riso freddo e insalata. L'unica preoccupazione è che non piova per uscire a giocare.
Oggi improvvisamente la primavera.
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