C'è un vuoto dentro di me. Una voragine che non potrà mai essere riempita. Ci sono voluti anni perché me ne rendessi conto. Non lo so da cosa sia dipeso. Forse molti sbagli dei miei genitori nella mia infanzia, forse molti sbagli miei, forse eventi che sfuggono al nostro controllo e che vanno a sommarsi gli uni sugli altri, o forse semplicemente sono nato per essere così. Probabilmente questo è l'unico modo che ho per esistere. Purtroppo non potrò mai verificare il contrario. L'unica cosa certa è che lei è lì. E ci sarà sempre, non importa cosa io faccia, non importa come io cerchi di riempirla di persone di cose, di sentimenti. Lei ci sarà. Non mi abbandonerà mai. Divorerà sempre me stesso e tutto quello che provo a mettere dentro di me per non sprofondare nel nulla. Perché è questo quello che lei cerca di fare, portarmi alla massima entropia, annullare la mia volontà di conoscere, di sperimentare, di vivere. Non posso essere migliore di così, non posso evitare di sentirmi in questo modo (o di non sentire niente, nel caso peggiore, cioè quello in cui lei vinca). Però posso imparare a usarla, posso imparare a renderla utile per la mia vita nella comprensione delle altre persone. Anche lo scarico di una doccia non si riempie mai, è un buco senza fondo, però ci è utile per far andare via l'acqua.
Io posso imparare a usare il mio dolore di vivere a mio vantaggio.
Io posso imparare a volermi bene.
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