Ultimamente, mi è capitato di
ripensare molto alla mia persona. Ho riflettuto su chi sono, cosa
faccio, su quale sia il mio scopo e cosa caratterizzi il mio modo di
essere.
Sono giunto a delle conclusioni
interessanti (per me almeno).
Fin da che ne ho memoria il mio più
grande nemico è stato la noia. Tutte le scelte che ho fatto nella
mia vita in qualche modo sono correlate alla noia. In genere tendo
con tutte le mie forze ad evitarla facendo cose sempre diverse. La
mia propensione all'apprendimento non deriva da un innato desiderio
di conoscenza, ma dall'intima pulsione all'evitare di annoiarmi. La
consenguenza ovvia è che spesso si è trattato di un apprendere
superficiale. Grattare appena l'involucro, scuoterlo un pò,
sgualcire un pò la carta e poi passare al pacco successivo. La
banalizzazione della conoscenza è un rischio sempre dietro l'angolo.
Devo dire che personalmente sono spesso
inconcludente in progetti nel breve periodo (grande entusiamo
iniziale ma poi fatico a completare) anche se porto avanti bene i
miei obbiettivi nel lungo (ho le idee chiare su quale sia il percorso
su cui indirizzare la mia vita e sto percorrendo piano piano questa
strada).
Con le persone le cose si complicano,
posso contare sulle dita di una mano le relazioni che durano da più
di 5 anni, tendo spesso a cambiare amicizie, e tendo anche a non
avere nessuna remora di voltarmi indietro, una volta perse le
frequentazioni.
Fondamentalmente credo di valutare di
volta in volta il grado di attrattività di una persona, dal fatto
che nel lungo periodo siano più o meno noiosa... questo all'interno
della società civile tende a rendermi agli occhi di buona parte
delle persone un'opportunista figlio di puttana che tratta le persone
come giocattoli. Sono perciò una brutta persona agli occhi dell'uomo
medio. Ma tendo ad annoiarmi anche di pensare a cosa pensa la
mediocrità, è troppo noioso, e io la noia, la evito accuratamente.
Ho finito quindi per circondarmi sempre
più di persone che nutrono il mio sollazzo intellettuale, e il mio
bisogno di evitare la noia.
Credo che da un lato ci siano anche
degli aspetti positivo, non mi stanco mai di cambiare posizioni o
idee sulle cose, ne di scoprirne di nuove. Il che se non altro
dovrebbe migliorare la mia creatività e impedirmi un precoce
invecchiamento del cervello... anche se credo che non faccia per me
il vivere troppo a lungo, sai che noia quando si è vecchi e non si
può far niente, ed io la noia come ho detto non la sopporto.
Negli anni ho cambiato spesso opinioni
riguardo a questioni dogmatiche, non mi riferisco solo alla religione
ma anche al fatto che la nostra società per esistere necessita di
punti fermi, dei dogmi sociali, il classico "non uccidere"
per esempio è una pietra miliare dei dogmi sociali.
Se da un lato questo implica apertura
mentale, dall'altro impedisce di poter sviluppare una concezione di
etica univoca e stabile. Arriverei quasi a dire che uccidere sia
giusto... purchè non diventi una noia.
Ad ogni modo, vorrei rassicurare quanti
sono nella mia vita da molto più tempo di 5 anni, rallegratevi,
perchè questo significa che non siete sicuramente delle persone
noiose.